L’orologio aveva da poco segnato le 13.00 quando il papà della piccola si accorse che la figlia non stava più giocando nelle vicinanze. La bimba, che fino a un istante prima era dietro di lui, non c’era più. La zona era molto frequentata, ma nessuno aveva visto nulla come se la bambina non fosse mai stata lì in quella calda giornata d’agosto. Tranne Renato, un bambino di 11 anni, che raccontò di essere sceso con Angela, poco prima della scomparsa, lungo un sentiero che conduceva al parcheggio, dove era diretto per mettere un pallone in macchina. Aveva chiesto alla piccola, che all’epoca aveva appena tre anni, di non seguirlo, ma non lei aveva ascoltato quell’invito. La bambina aveva continuato a seguire i suoi passi fino ad un tratto dove il sentiero incrocia un’altra viottola sterrata. Da quel punto, dopo aver convinto Angela a ‘tornare dalla mamma’ aveva proseguito da solo.
Una versione in parte confermata da un altro ragazzino, Luca, che aveva detto di aver invitato l’amichetto a riportare la bambina alla madre, offrendosi lui stesso di farlo. Le due testimonianze contrastano e questo, in termini investigativi, significa che uno dei due ha mentito, ma perché?
Papà Catello e mamma Maria pensano ad un incidente: potrebbe essere inciampata, potrebbe essere ferita, in qualche angolo del bosco. Ma niente, di Angela restava solo quella foto, con il viso sorridente, apparsa sui volantini, per strada, alla tv. Il 19 Agosto a casa della famiglia Celentano arriva una strana telefonata in cui si sente solo un pianto disperato di bambina. Nessuna richiesta, nessuna domanda, nessun indizio da seguire.