Il corpo di Giulia Cecchettin fu trovato sabato 18 novembre ai piedi di una scarpata della val Caltea nella zona del comune di Barcis, in Friuli. Il giorno successivo, domenica 19 novembre, Turetta fu arrestato a pochi chilometri dalla cittadina di Bad Dürrenberg, vicino a Lipsia, nella Germania orientale. Confessò subito di aver ucciso Cecchettin. Pochi giorni dopo venne estradato in Italia.
Da allora Turetta si trova nel carcere di Montorio a Verona. Durante il primo interrogatorio, l’1 dicembre dello scorso anno, spiegò nei dettagli come aveva ucciso Cecchettin. Disse di averla colpita con una decina di coltellate: la perizia depositata dal pubblico ministero stabilì poi che le coltellate furono 75. Dopo la confessione, gli avvocati di Turetta chiesero il giudizio immediato, un procedimento speciale che permette di passare dalle indagini preliminari direttamente alla fase del dibattimento, cioè a quello che comunemente viene chiamato “processo”.