La Polizia intanto creò il pool anti-unabomber che nel giro di poco tempo arrivò a dei risultati. Poche settimane dopo l’ultimo attentato c’era il nome di un sospettato: l’ingegner Elvo Zornitta, grande esperto di esplosivi, i cui spostamenti lavorativi erano compatibili con quelli degli attentati. Durante una perquisizione a casa sua vennero ritrovate un paio di forbici le cui lame sembravano compatibili con i tagli trovati su un ordigno piazzato tempo prima. Insomma unabomber sembrava smascherato e fatto sta che finirono anche gli attentati.
Ma in questa storia i colpi di scena non finiscono mai. La perizia richiesta dalla difesa dimostrò come i tagli sul lamierino dell’ordigno furono effettuati con le stesse forbici ma in un momento successivo dopo che queste furono sequestrate, Insomma secondo la difesa un tentativo di incastrare l’ingegnere ed arrivate alla conclusione del caso, quasi a trovare un capro espiatorio. Per questo motivo venne condannato per la manomissione Ezio Zernar, direttore tecnico del laboratorio investigazioni criminali della Procura di Venezia. In assenza di ulteriori prove il procedimento contro Zornitta venne archiviato. Resta così un grande mistero attorno a tutta questa storia con unabomber che è destinato a restare un fantasma nel nostro paese.
Elvo Zornitta: Una Vita Distrutta dall’Ingiusta Accusa di Essere Unabomber