Willy Branchi aveva appena 18 anni quando fu ritrovato senza vita, il corpo nudo e martoriato dalle sevizie, sulle rive del Po a Goro, nel Ferrarese. Molteplici le ipotesi fatte dagli investigatori (dai pedofili alla rapina alle accuse al killer Valeriano Forzati), ma da allora sono passati trentasei anni e il suo omicidio resta un giallo.
ll'alba del 30 settembre 1988, il corpo di Vilfrido Luciano Branchi detto ‘Willy' fu rinvenuto sotto l'argine del fiume Po, che traccia un solco tra l’Emilia-Romagna e il Veneto, a Goro. Ucciso, come accertato dall'autopsia, con una pistola utilizzata per abbattere i maiali: accanto al cadavere, completamente nudo, c'era solo un portafoglio (svuotato). Sul corpo i segni di una barbarie inenarrabile: la faccia martoriata, lividi ovunque, un foro sotto lo zigomo sinistro. Willy, affetto da un deficit cognitivo, noto a tutti come "il gigante buono" per il suo metro e novanta di altezza, aveva appena 18 anni.