Screenshot 2024 11 05 at 16 18 55 Lomicidio di Willy Branchi il 18enne ucciso a Goro dallassoluzione di Forzati alla lettera anonimaA finire a processo per l'omicidio di Goro fu un plurigiudicato della zona, Valeriano Forzati, vicino alla Mala del Brenta. L’uomo, accusato di aver compiuto una strage in un night club, fu però assolto da ogni imputazione (morendo qualche anno dopo in un agguato in Argentina). La vicenda di Willy venne così archiviata. Per una prima svolta bisognerà attendere al 2014 grazie alle parole di un sacerdote: si tratta di don Tiziano Bruscagin, che all'epoca avrebbe detto al maresciallo incaricato delle indagini di sapere chi aveva ammazzato il ragazzo, per poi finire a sua volta sotto processo per calunnia, condannato in primo grado e poi assolto in appello con sentenza diventata definitiva perché non impugnata in Cassazione.

La stessa procura nel 2019 ha poi iscritto nel registro degli indagati due fratelli mentre altre otto persone sono indagate per aver detto il falso durante le indagini iniziali: sin dal primo momento, infatti, alcune persone a Goro cercarono di coprire l’agghiacciante verità sulla fine del 18enne. Una delle ipotesi vagliate dagli inquirenti è che la vittima possa essere finita in una rete di pedofili che organizzava ‘festini' in cui minori di estrazione popolare venivano offerti anche nomi di spicco della zona in cambio qualche regalo (qualche spicciolo o vestiti firmati). Secondo quanto emerso le vittime venivano abusate ripetutamente e frustate nell'ambito di giochi sadici messi in scena per soddisfare il piacere dei partecipanti. In questo nuovo quadro, Willy sarebbe stato ucciso perché si era rifiutato di prestarsi a queste pratiche abbiette.

Ma neppure le piste della droga (il 18enne forse fu usato per consegnare partite di stupefacenti) e della rapina sono state escluse. Ed è proprio di questi ambiti che parlerebbe la lettera anonima indirizzata al fratello del 18enne nel 2015.