Screenshot 2024 10 30 at 12 12 41 vittorio bachelet Cerca con GoogleIl 12 febbraio 1980, l’Università La Sapienza di Roma divenne teatro di un tragico evento che sconvolse l’opinione pubblica italiana: l’assassinio del professor Vittorio Bachelet, giurista e vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura.

La storia di Vittorio Bachelet è intrecciata con la sua militanza nell’Azione Cattolica e la sua carriera accademica. Nato a Roma nel 1926, si iscrisse giovanissimo all’Azione Cattolica a Bologna e intraprese gli studi di giurisprudenza. La sua amicizia con Aldo Moro risale a quegli anni, segnando un legame che si consolidò nel tempo. Vittorio Bachelet, nominato vicepresidente nazionale dell’Azione Cattolica da Papa Giovanni XXIII e successivamente presidente da Paolo VI, ebbe il compito di rinnovare l’organizzazione secondo i principi del Concilio Vaticano II. La sua attività politica lo vide iscritto alla Democrazia Cristiana, e nel 1976 fu eletto consigliere comunale a Roma. Nello stesso anno, divenne vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura, un incarico che mantenne fino alla sua tragica morte. L’assassinio di Vittorio Bachelet, avvenuto nel contesto dell’escalation della violenza politica dell’epoca, suscitò forte indignazione. Il Presidente della Repubblica Sandro Pertini definì l’atto come il “più grave delitto consumato in Italia”, sottolineando l’attacco alle istituzioni democratiche.