31 Gennaio 2012, Durante la sua deposizione in aula, Ivano Russo descrive il rapporto che aveva con Sarah e con Sabrina: «Sarah mi vedeva come una figura paterna. Ogni tanto ci abbracciavamo». Con Sabrina si instaurò un rapporto confidenziale: «Ad un certo punto però vidi da parte sua atteggiamenti ambigui, complimenti che andavano oltre. Pochi giorni prima che Sarah morisse ho deciso di troncare il rapporto perché non mi convinceva».
Ivano Russo, all’epoca dei fatti 26 anni, è stato il fulcro dell’intera vicenda. Sarebbe stato il morboso interesse nei suoi confronti, secondo i magistrati, a scatenare la furia omicida di Sabrina Misseri. Indagato e processato per non aver detto la verità su quanto avvenne il giorno dell’uccisione di Sarah, ha saldato il conto con la giustizia per intervenuta prescrizione dei reati. Ha avuto un tormentato rapporto, poi finito, con una ragazza del posto e, abbandonati i progetti di un autolavaggio in una proprietà del padre, è diventato un ottimo pizzaiolo. Dopo una prima esperienza in una pizzeria di Manduria, è tornato nel suo comune dove lavora in una pizzeria del centro.