Per quasi un anno la madre continua a dichiararsi del tutto estranea all'accaduto e a ribadire di aver lasciato, quel giorno, il figlio in prossimità della scuola. Solo dopo dieci mesi di carcerazione, Panarello comincia a rilasciare affermazioni, tutte diverse e poco verosimili, nelle quali dichiara invece di essere stata protagonista dei tragici fatti.
La prima versione proposta racconta di un capriccio del bambino, relativo al fatto di non voler andare a scuola, che avrebbe scatenato una reazione negativa da parte della madre. In seguito Panarello fornisce una nuova versione secondo la quale, mentre lei era occupata a lavare i panni in bagno, il figlio, giocando con le fascette, se le sarebbe strette al collo da solo e senza accorgersene si sarebbe strangolato. La madre avrebbe sentito le urla di Lorys ed avrebbe tentato di soccorrerlo solo quando era ormai troppo tardi; temendo la reazione da parte del marito Davide Stival, avrebbe caricato il figlio morto in macchina, lo avrebbe gettato nel canalone del Mulino Vecchio e poi avrebbe nascosto lo zainetto.
Nel 2016 Veronica Panarello fornisce un'ulteriore versione su quanto accaduto, dichiarando che ad uccidere Lorys sarebbe stato il nonno paterno Andrea Stival. La donna riferì di aver intrattenuto una relazione clandestina con il suocero, che Lorys avrebbe scoperto e minacciato di raccontare al padre Davide, pertanto il nonno lo avrebbe ucciso strangolandolo con un cavo elettrico e la madre gli avrebbe stretto le fascette addosso ed insieme lo avrebbero gettato nel canalone; Panarello dice inoltre di non aver mai raccontato ciò in precedenza per paura di ritorsioni da parte del suocero sul figlio più piccolo, Diego Stival, fratello minore di Lorys[11]. Andrea Stival ha respinto tutte le accuse, definendole calunnie e annunciando una querela contro Panarello.