Screenshot 2024 11 04 at 14 23 03 Omicidio di Paolo Di Nella WikipediaL'omicidio di Paolo Di Nella è un fatto di cronaca nera del periodo finale degli anni di piombo in Italia: riguarda infatti la morte di un militante diciannovenne del Fronte della Gioventù, morto il 9 febbraio 1983 a Roma dopo sette giorni di coma a causa di un'aggressione a sfondo politico subìta la sera del 2 febbraio precedente.

Di Nella aveva deciso che il 2 febbraio sarebbe partita una nuova iniziativa politica del Fronte della Gioventù nel quartiere Trieste-Salario parte della campagna per l'acquisizione pubblica di Villa Chigi, una villa del Settecento con annesso parco, al fine di renderla un centro socio-culturale. L'iniziativa prevedeva una raccolta di firme ed una campagna di affissioni. La prima affissione, il pomeriggio del 2 febbraio, fu interrotta sul nascere da un controllo dei carabinieri, che ne impedirono il proseguimento. Di Nella decise allora di ripetere l'affissione in serata, verso le 22:00, e si fece accompagnare da un'amica, Daniela Bertani.

Attaccò molti manifesti nella zona e durante le operazioni si notò il ripetuto passaggio di un motorino con due persone a bordo. Giunto in viale Libia, alle ore 00:45, scese dalla sua auto per affiggere dei manifesti su un tabellone al centro della strada, mentre Daniela Bertani lo aspettava in auto. Due giovani erano apparentemente in attesa di un autobus alla fermata ATAC della linea 38 (anche se a quell'ora gli autobus non passavano più). Secondo quanto riportato dalla Digos, uno dei due senza parlare si avvicinò a Di Nella sferrandogli un solo colpo alla tempia con un oggetto contundente, probabilmente un grosso manganello o una spranga di ferro. Gli aggressori poi fuggirono a piedi, imboccando via Lago Tana che porta nel cuore del quartiere Africano.

Di Nella si piegò sulle gambe e subito si rialzò. Bertani gli si avvicinò chiedendogli se stesse male e Di Nella negò, dopo di che l'amica lo accompagnò a piazza Vescovio, dove c'era una fontanella, per lavare la ferita sanguinante dietro l'orecchio. L'amica gli prestò dei fazzoletti per tamponare l'emorragia. Di Nella si fece riaccompagnare a casa dalla ragazza, facendole promettere che non avrebbe raccontato a nessuno l'episodio Rientrato a casa in corso Trieste verso l'una e mezza, si lavò i capelli, poi si sdraiò nella camera della sorella (più vicina al bagno).