Sceglie i treni e il 12 aprile uccide un’infermeria nei bagni del treno Genova-Venezia, mentre il 18 aprile fredda una studentessa nei bagni del treno Genova-Ventimiglia. In mezzo, il 14 aprile, uccide un’altra prostituta macedone. Il cerchio ormai si sta stringendo intorno al 47enne, che però il 20 aprile riesce a commettere un ultimo omicidio ad Arma di Taggia, trucidando un benzinaio in un’area di servizio dopo una lite per un pieno.
Tramite la Mercedes, inquadrata dalle telecamere dei caselli autostradali e ripetutamente multata, gli inquirenti risalgono all’ identità di Donato Bilancia e trovano riscontri inconfutabili, grazie alla testimonianza dell’unica vittima sopravvissuta, Lorena, e di alcuni appartenenti al mondo del gioco d’azzardo. Bilancia viene sorvegliato in ogni suo spostamento e arrestato il 6 maggio 1998 a Genova. Una volta in caserma confessa tutti i suoi delitti, senza cercare di depistare le indagini.