Il giudice Alessandro Iacoboni, nemmeno 30enne, guida le indagini. Si scava nel privato della sventurata commessa, doveva incontrare qualcuno? È stata assassinata perché in possesso di informazioni scottanti? Il giorno prima della scomparsa di Jannette, c’era stato un maxi furto alla casa d’aste Christies’ di Roma, in Piazza Navona. Si teme che la morte dell’ex moglie di Rotschild sia collegata al colpo da cinque miliardi. La pista della disgrazia non regge più. Sia lei che l’amica sono state viste con due uomini quel giorno. Dei messaggi anonimi tra le righe dei telegrammi ritrovati appartenenti alla donna portano a un appartamento in via Tito Livio, a Roma, dove viene convocato anche un parente di un industriale, poi ripescato cadavere nel Tevere. Un altro telegramma pervenuto alla sede di Christie’s indica che il bottino lo si può recuperare allo stesso indirizzo, dove per un periodo ha vissuto anche Pippo Calò, il cassiere delle famiglie della mafia sicula. Jeannette e la sua amica potrebbero essere state testimoni di qualcosa di troppo torbido.