Screenshot 2025 02 14 at 11 43 00 Da 29 anni il silenzio avvolge la scomparsa di Salvatore e Mariano Cerchiamo la veritàEra il 31 marzo 1992 quando da Casteldaccia sparirono nel nulla Mariano Farina e Salvatore Colletta, che all'epoca avevano 12 e 15 anni. Nonostante anni di indagini e diverse piste battute, non si è mai venuti a capo del giallo. I legali delle famiglie: "Di questo caso bisogna continuare a parlare. Al territorio chiediamo uno scatto d'orgoglio" per capire cosa sia accaduto.

Ventinove anni, di silenzio e di dolore. E' il tempo trascorso dalla scomparsa di Mariano Farina e Salvatore Colletta, i ragazzini di 12 e 15 anni spariti nel nulla il 31 marzo 1992 da Casteldaccia. Salvatore e Mariano quella mattina decisero di non andare a scuola e organizzano un pic nic al mare. Si fecero accompagnare da un amico, col motorino, in spiaggia. Poi l'acquisto di biscotti e succhi di frutta mettendo tutto sul conto della nonna di Farina. Da allora, nessuna notizia. Nonostante anni di indagini e diverse piste battute, non si è mai venuti a capo del giallo.  

Adesso Bonaventura Zizzo, difensore dei familiari di Salvatore Colletta, Roberta Gentileschi e Laura Genovesi, difensori dei familiari di Mariano Farina, chiedono di "non spegnere i riflettori dell'opinione pubblica, men che meno dell'autorità giudiziaria e delle forze dell'ordine". I legali ricordano che "Salvatore e Mariano, quando sono scomparsi, erano due bambini ed è terribile non sapere, dopo 29 anni, che cosa sia loro accaduto. E' terribile per le loro famiglie, che hanno perso due figli e, riteniamo, sia terribile per la loro comunità e per un territorio, a cui chiediamo uno scatto d'orgoglio, al fine di contribuire alla battaglia per la ricerca della verità, unico obiettivo da perseguire in questa drammatica vicenda. Di questo caso, quindi, bisogna continuare a parlare e, su questo caso, bisogna continuare a lavorare strenuamente, così come sta facendo, in questo momento, la Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Palermo, cui va tutto il nostro sostegno e la nostra fattiva collaborazione".


Era la mattina del 31 marzo 1992 quando a Casteldaccia (a 5 chilometri da Bagheria e 20 da Palermo), Salvatore e Mariano decidono di marinare la scuola e organizzano un pic-nic al mare. Si fanno accompagnare da un loro amico, in motorino, alla spiaggia a due chilometri dal paese, davanti alle ville che fuori stagione sono chiuse. Comprano succhi di frutta e biscotti per un totale di 8.000 lire che addebitano sul conto della famiglia Farina. Al momento di congedarsi dall'amico, Salvatore e Mariano gli dicono di non voler ritornare a casa. "Vogliamo fare un giro per vedere com'è la vita", dice Mariano. Da quel momento i ragazzi non danno più loro notizie. Le ricerche cominciano la sera stessa. Vengono controllate le ville sul mare, le vecchie case abbandonate e tutte le campagne dei dintorni, senza esito.

In passato i due ragazzi avevano manifestato qualche desiderio di fuga. Mariano, per esempio, aveva il mito dell'America, dove aveva già vissuto da piccolo con la famiglia, fino al '90, e dove sognava di ritornare. Ma in paese molti ricordano ancora la triste vicenda dei tre bambini scomparsi nel 1968 a poca distanza da Casteldaccia e mai più ritrovati, nonostante le minuziose ricerche. Nei primi dieci giorni di assenza, diverse segnalazioni arrivarono alla redazione di 'Chi l'ha visto?' da Bagheria, Caltanissetta e Palermo. Durante la puntata del 10 aprile del 1992 più di una telefonata arrivò da Palermo, da parte di persone che dicevano di aver visto i ragazzi da poche ore. Si è sperato di essere a un passo dal ritrovamento. E invece niente.

I padri di Salvatore e Mariano hanno vissuto nel frattempo una vera odissea che li ha portati a girare mezza Europa, seguendo ogni possibile traccia, anche a rischio di cadere vittima degli sciacalli. Un'altra segnalazione dell'epoca, aveva portato il padre di Mariano a seguire invano la pista dei nomadi, arrivando fino in Jugoslavia.


Sono state trovate alcune confezioni in una casa di Casteldaccia, il paese da dove i due giovanissimi di 12 e 15 anni sparirono il 31 marzo 1992.

Come si legge sul sito di 'Chi l'ha visto', la Dda di Palermo ha disposto analisi scientifiche sugli involucri, abbastanza conservati perché non biodegradabili, ritenuti risalenti al periodo della scomparsa. Indagati zio e nipote possessori dell'abitazione in cui si trova la cisterna, secca da tempo, in cui i reperti sono stati rinvenuti su indicazione di uno o più collaboratori di giustizia. Il più giovane, all'epoca 14enne e amico dei due ragazzi, dopo la loro scomparsa fu processato per il furto di una barca e ottenne il perdono giudiziale. Un episodio che avrebbe coinvolto anche Farina e Colletta. L'amico è Vincenzo Rosselli, oggi 40enne, indagato insieme allo zio, Guido Rosselli. Il sospetto dell'epoca è che i due ragazzini furono vittime di ‘lupara bianca' per aver curiosato nella villa che al tempo fu del boss Michele Greco.