Da un rapporto interno della polizia di New Orleans era venuto fuori che in un suo viaggio a New Orleans nel luglio 1993, insieme ad Al Bano e Romina, Ylenia aveva fatto amicizia con un trombettista nero. Magro, alto circa un metro e sessantotto, sulla sessantina, barba e capelli grigi, il trombettista si faceva chiamare Pachakan. La ragazza lo aveva incontrato in uno dei «gazebi» del quartiere. Proprio Pachakan, che all’ epoca usava indossare una visiera verde, è stato con tutta probabilità uno dei personaggi di cui Ylenia si era invaghita intellettualmente e che pensava di utilizzare nel romanzo che stava scrivendo.

Tra i vari racconti raccolti dagli inquirenti c’è chi giurava d’ averla vista annegare nel Mississippi il 6 gennaio; chi d’ averla intravista per le vie della città anche dopo; chi invece era sicuro che fosse «stata drogata e venduta a chissà quale racket». Secondo alcune versioni degli inquirenti Ylenia avrebbe sviluppato una dipendenza dalle sostanze stupefacenti, intrattenendo al contempo rapporti ambigui con il trombettista di strada Alexander Masakela, accusato di stupro da una delle sue donne. Un curriculum fatto di piccoli reati, messe nere, riti voodoo. Di sicuro ha passato qualche giorno con Ylenia in una locanda di infimo ordine di New Orleans. E dopo quella sera di gennaio ha cercato di cambiare i traveller’s cheque di Ylenia. In un’intervista al Times, Masakela affermò che la fatidica sera del 6 gennaio la figlia di Al Bano e Romina Power restò ad osservarlo suonare la sua tromba su Royale Street, nel quartiere francese, per poi ad un certo punto «allontanarsi a passeggiare come faceva sempre». Disse inoltre di non credere all’ ipotesi che Ylenia fosse la «ragazza del fiume», ma allo stesso tempo ricorda che indossava un vestito simile a quello descritto dal testimone dell’ annegamento. «Fui io nel luglio scorso a confortarla ed aiutarla dopo che un uomo l’ aveva spaventata a morte durante una notte trascorsa all’ Armstrong Park. Noi eravamo dei buoni amici». Ma Al Bano replicò: «Non è vero, Ylenia scappò da Alexander dopo due giorni che l’ aveva conosciuto e definito maestro. Nei suoi diari ha scritto che Alexander ed un altro uomo volevano costringerla a drogarsi. Quest’ uomo è uno spirito del male. Tanta gente con cui abbiamo parlato ci ha detto che soggiogava le donne con la droga per tenerle in suo potere come schiave».