Screenshot 2024 10 04 at 11 49 07 Sgozzata nel bosco alla vigilia delle nozze la storia di Elvira OrlandiniDue anni passati dalla fine della Guerra, Mussolini sepolto con le ceneri della follia imperialista e le divise di centinaia di ragazzi che non avevano neanche cominciato a vivere: l’Italia stanca, affamata, si rimetteva in cammino sulla strada del progresso. Eppure dei fermenti di quel 1947 a Toiano, grumo di case diroccate nelle campagne toscane, nulla si sentiva. I contadini continuavano ad arare la terra per i signori, le ragazze a ricamare iniziali sui corredi lindi e profumati e a leggere le lettere dei loro innamorati. Così passava il tempo Elvira Orlandini, considerata, a 22 anni, la più bella di Toiano e ormai prossima al matrimonio.

Elvira, figlia di contadini, lavorava come cameriera nella villa dei Salt, signori svizzeri, ma era promessa a Ugo Ancilotti, giovane veterano di guerra che abitava poco distante dalla villa. Il pomeriggio del 5 giugno scomparve misteriosamente dopo aver detto all’amica Iva che sarebbe andata a prendere alla fonte del bosco l’acqua necessaria alla casa. Duecento metri la separavano dalla sorgente dove la famiglia si approvvigionava, ma Elvira non tornò. Eppure la futura sposa più bella di Toiano, era proprio lì, a due passi dal burroncello chiamato Botro della Lupa, pallida e dormiente come Biancaneve. La trovarono i fedeli in processioni per il Corpus Domini, quel giovedì 5 giugno. Elvira, però, non era addormentata, aveva la gola tagliata da un orecchio all’altro. La bella Elivira il suo candido vestito lo avrebbe indossato per andare nella tomba.