“Sappiamo chi è stato, una verità esiste”: questa è la dura condanna morale del parroco ed è difficile non ipotizzare a chi sia diretta. Sferzanti accuse alla famiglia Mottola sono state lanciate da Antonio Mollicone, lo zio di Serena, che ha rilasciato insieme al parroco forti dichiarazioni a Famiglia Cristiana. “Abbiamo portato fatti evidenti, eclatanti e concordanti, che non sono stati presi in considerazione”, ha spiegato Antonio Mollicone, che ha ereditato questa battaglia civile dal fratello Guglielmo, il padre di Serena, morto di crepacuore nel 2020 . C’è poco da interpretare, lo zio ha contestato di fatto la decisione dei giudici che a suo dire avrebbero ignorato molti fatti. “Per dirne un paio: una illustre botanica ha esaminato la fogliolina trovata su un calzino di Serena stabilendo che non proveniva dal bosco in cui venne ritrovato il cadavere, ma dall’area più arida e secca dove si trova la caserma dei carabinieri. E poi c’è la borsetta di Serena, mai ritrovata, e che sicuramente è in possesso dell’assassino o degli assassini, perché ci sono testimoni che hanno riferito che mia nipote la mattina della scomparsa ce l’aveva…”. Antonio Mollicone ha aggiunto che la famiglia andrà avanti e continuerà “la battaglia legale per stabilire chi l’ha uccisa. Lei era turbata dalla droga che circolava nel paese e diceva che le istituzioni erano assenti”.

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