Dal 1980 il salto di qualità criminale, con l’omicidio di una prostituta a Vicenza, trucidata con colpi di ascia e martello. Il 25 novembre del 1980 alla redazione veneziana del quotidiano regionale Il Gazzettino giunge la prima rivendicazione di questi delitti, firmata con la sigla Ludwig e la bandiera della Germania nazista:

L’organizzazione Ludwig si assume la responsabilità delle seguenti uccisioni:

  • Guerrino Spinelli, Verona, Agosto 77
  • Luciano Stefanato, Padova, dicembre 78
  • Claudio Costa, Venezia, Dicembre 79

Come prova dell’autenticità di questa rivendicazione riportiamo alcuni particolari riguardanti gli attentati che non sono di dominio pubblico. Nel primo si è fatto uso di 4 bottiglie molotov confezionate con fiaschi da 2 litri di cui 2 sono state lanciate dentro la macchina e 2 fuori. Nel secondo sono stati usati coltelli con manico di plastica e di colore rosso-arancione.Per quel che riguarda il terzo sono stati utilizzati due coltelli da cucina con il manico di plastica bianca che sono stati gettati sotto il ponticello vicino al quale è stata colpita la prima volta la vittima morta nello stesso vicolo dopo altre due colluttazioni.

Nell’estate del 1981 con la seguente lettera inviata a La Repubblica il gruppo Ludwig si assume la responsabilità del rogo doloso di una struttura fatiscente alle porte di Verona dove stanno dormendo tossici e sbandati, rogo che provoca la morte di un 17enne e il grave ferimento di un altro ragazzo. 

LUDWIG
LA NOSTRA FEDE È NAZISMO
LA NOSTRA GIUSTIZIA È MORTE
LA NOSTRA DEMOCRAZIA È STERMINIO
RENDIAMO NOTO CHE ABBIAMO PUNTUALMENTE RIVENDICATO IL ROGO DI SAN GIORGIO A VERONA CON IL MESSAGGIO
INVIATO A ‘LA REPUBBLICA’.
ALLEGHIAMO UN DISCHETTO METALLICO
IDENTICO A QUELLO APPLICATO SULLA
PIÙ GRANDE DELLE TRE TORCE USATE.