Leonarda Cianciulli nacque a Montella, in provincia di Avellino, nel 1894. Gli anni della sua giovinezza furono turbolenti, almeno stando alle sue memorie: affermò di aver tentato il suicidio due volte in gioventù, e di aver avuto frequenti conflitti con la madre che sfociarono in una rottura quando decise di sposarsi con Raffaele Pansardi, un impiegato del catasto. Tanti lutti funestarono la coppia: dal matrimonio nel 1917, ben 13 gravidanze finirono in tragedia, tra aborti e morti alla nascita. La prima gravidanza riuscita porta alla nascita di Giuseppe, a cui seguiranno altri 3 figli verso cui Leonarda svilupperà un attaccamento fortissimo.
Pansardi si spostarono dalla provincia campana a Correggio, dove Raffaele fu trasferito in seguito al terremoto del Vulture del 1930. Qui Leonarda aprì una piccola bottega e si creò una nuova vita: nella cittadina emiliana nessuno conosceva i suoi trascorsi con la giustizia in terra natale, dove si era macchiata di aggressioni e una truffa costatale 10 mesi di carcere.
Nel 1939 l'Italia era diretta verso la Seconda Guerra Mondiale e, forse spinta dalle preoccupazioni economiche o dal timore per la vita del giovane figlio, l'anima oscura di Leonarda tornò alla ribalta come mai prima.