Braccate nelle periferie, rapite nelle notti di pioggia agli angoli di strada e poi sacrificate in un delirio mistico: sono 14 le donne uccise dal mostro di Udine’ tra il 1971 al 1989. Una strage che somiglia molto a quella compiuta dal sanguinario mostro toscano, ma che non è mai finita sotto i riflettori dei media.
Nella Udine degli anni di Piombo per le strade della città si muove un’ombra inquietante. Mentre i brigatisti dell’ala friulana mettono a segno sequestri e azioni armate e le autorità sono concentrate sull’attività di contrasto al terrorismo, la mano sanguinaria di un predatore ossessionato dalle donne miete decine di vittime. Le finestre vengono sbarrate, nella nebbia metropolitana delle sere d’inverno spariscono decine di donne: verranno ritrovate sgozzate e sventrate agli angoli della periferia. E quando piove vuol dire una cosa sola: il mostro sta arrivando.