Nel frattempo nel Dorset i giudici potevano finalmente processare Restivo per l'omicidio di Heather, essendo emerso, grazie al ritrovamento di Elisa, un modus operandi che bollava i due delitti come frutto della medesima mano. Anche a Elisa erano state tagliate delle ciocche, come a decine di ragazze potentine pronte a confermarlo. Il 30 giugno 2011 Danilo Restivo venne condannato all'ergastolo dalla Crown Court di Winchester per l'omicidio della 48enne, Heather. L'8 novembre 2011, presso il Tribunale di Salerno si celebrava con rito abbreviato il processo a carico di Restivo, per l'omicidio di Elisa Claps. Essendo prescritti tutti i reati più gravi venne chiesta la condanna a trent'anni di carcere. Fu chiamato a riferire anche il vescovo di Potenza Agostino Superbo, che negò di essere mai stato a conoscenza di tali circostanze.
"L'unico prete in grado di sapere, non ha potuto fare tutto da solo. È arrivato il momento di pulirsi la coscienza", commentò la sentenza mamma Filomena Iemma, che in 20 aveva fatto di tutto per sapere cosa era successo alla figlia, perfino affidarsi alla medium Natuzza Evola. Venne avviata una inchiesta bis all'interno della quale furono processate per falsa testimonianza le due addette alle pulizie della Chiesa della Santissima Trinità, sospettate di essere a conoscenza della presenza del corpo di Elisa nel gennaio 2010, insieme a don Wagno. Dopo venisette anni la famiglia di Elisa attende ancora di sapere chi e perché insabbiò l'omicidio di una studentessa di 15 anni.