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La madre di Annarella era rimasta sola, ormai lontana dalla borgata di Primavalle: abitava in una camera e cucina in un’altra borgata al lato opposto della città, al Tiburtino III, lotto 13, scala Q, sola con i fantasmi della sua giovinezza, rubata dallo squallore di Primavalle e dei figli morti. Il destino dei figli dei Bracci fu davvero infausto: Ludovico era morto nel 1944., Annarella, vittima del bruto rimasto sconosciuto, nel 1950. Mariano, ammalatosi di cancro, morì nel 1951 in ospedale e nello stesso anno era morta anche Teresina, l’ultima figlia.
Gli unici due superstiti finirono in un collegio di suore.