Screenshot 2024 10 22 at 12 27 50 Lionello Egidi Cerca con GoogleIl 23 aprile 1951 Lionello Egidi fu rinviato a giudizio: il processo in Corte d’Assise iniziò il 30 novembre 1951, ma non richiamò le folle che pure in passato si erano raccolte nell’imponente aula di giustizia in cui si erano svolti altri famo-si processi, come quello del barone Paternò, che nel 1911 aveva ucciso la contessa Maria Trigone, e del cieco Ignazio Mesones, che nel 1919 aveva ucciso la giovane moglie Bice Simonetti. 

Il processo durò più di un anno e nel febbraio del 1952 la Corte d’Assise di Roma assolse Lionello Egidi per insufficienza di prove. La sentenza fu recepita con gioia dalla gente della borgata che accolse l’uomo come un eroe popolare, vittima della giustizia borghese che aveva cercato di criminalizzare un poveraccio, uno di loro, solo perché alla ricerca di un capro espiatorio. Certo, non tutti esultarono per l’assoluzione: c’era chi continuava a credere nella sua colpevolezza. Ormai, però, più nessuno si ricordava della povera Annarella, uccisa la sera del 18 febbraio 1950, durante il Carnevale, gettata ancora viva in una fetida cisterna. I riflettori della cronaca si erano appuntati su altri protagonisti.