Passano 6 mesi. Il 26 giugno 1985 Marco si reca a casa di Anna Maria Cipolletti, ex insegnante di scuola media di 42 anni. Anna Maria lascia l’insegnamento con l’età minima per la pensione e inizia a prostituirsi con il nome di Mirella. Riceve i suoi clienti a casa, è una prostituta d’alto profilo. Questo delitto gli viene attribuito durante il processo e lui si è sempre dichiarato estraneo. Anna Maria è stata uccisa con 19 coltellate, vibrate con violenza. L’assassino ha usato un coltello a serramanico con una lama lunga almeno 8 cm. La prima coltellata è stata inferta alla schiena, riuscendo però ad arrivare al cuore, mentre le altre colpirono tutte il torace, in particolare la zona del seno. Gli indumenti intimi della vittima, così come i soldi, sono stati portati via. Altra anomalia è che l’assassino ha cercato anche di strangolare Anna Maria con una corda.

Al processo è stata mostrata un’agenda trovata in casa di Anna Maria, in cui segnava gli appuntamenti. Sull’agenda si legge di molti appuntamenti con un certo Marco. In un appuntamento di due anni prima, quando Marco aveva circa 17 anni, c’era scritto “Marco? Mandato via.”. Sono molti i dubbi su questo omicidio, a partire da dove Marco avrebbe potuto prendere i soldi per andare con una prostituta di un certo livello. L’altro grande dubbio è il tentativo di strangolare Anna Maria con una corda, perché questa particolare azione? Questi dubbi non sono mai stati chiariti.