Il 7 gennaio 1992 viene trovato il corpo di Renate Rauch. Renate è una giovane donna di 24 anni originaria di Bressanone. È tossicodipendente e per questo inizia a prostituirsi già a 16 anni. Frequenta il piazzale di un distributore di benzina vicino alla stazione di Bolzano, zona nota per le prostitute presenti di notte. Marco confesserà questo omicidio dopo che gli viene mostrato il biglietto presente sui fiori come prova. La confessione aiuterà a ricostruire la dinamica.

La sera tra il 6 ed il 7 gennaio si reca con la sua Seat Ibiza rossa nel piazzale in cerca di una prostituta con cui avere un rapporto completo. In quel momento vede Renate, con la quale aveva già avuto un incontro in precedenza. La carica in auto e si appartano ma lei rifiuterebbe un rapporto completo e per questo lui la uccide. La colpisce al collo, alle spalle, alla testa e alla schiena. In tutto sono 24 le coltellate.

Marco va al funerale di Renate e lascia sulla tomba un mazzo di fiori con un biglietto anonimo ripiegato: “Mi dispiace ma quello che ho fatto doveva essere fatto e tu lo sapevi. Ciao Renate”. Il messaggio è scritto con caratteri molto diversi, maiuscole e minuscole mischiate, come per depistare.