Quelle legate alla malavita romana e al Vaticano, però, non sono le uniche piste prese in analisi dagli inquirenti che hanno indagato sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. In quegli anni in Italia si parla di "tratta delle bianche": sono tantissime le sparizioni di giovani donne che, giorno dopo giorno, scompaiono nel nulla, senza lasciare alcuna traccia di loro. I minorenni scomparsi nel nostro Paese, sono stati almeno 2mila e in maggioranza le persone sparite sono ragazze. Nel periodo in cui è scomparsa Emanuela, in un anno e mezzo, soltanto a Roma e dintorni sono scomparsi, anche solo per poche ore, altri 321 giovani, 144 ragazzi e 177 ragazze: non soltanto Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, scomparsa il 7 maggio dello stesso anno.

Le indagini sulla scomparsa di Emanuela Orlandi sono iniziate proprio con questa ipotesi di reato: si pensava, inizialmente, che potesse essere opera di un maniaco isolato o di una vera e propria organizzazione che reclutava minorenni a scopo sessuale, utilizzando come escamotage l'offerta di un provino per diventare attrice, ad esempio. Anche Federica, la sorella di Emanuela, qualche giorno prima era stata avvicinata da un uomo in autobus che le ha proposto di fare la comparsa in un film, girato a quell'epoca a Civitavecchia.