8 febbraio 1996, Hans-Otto Detmering è tedesco, ha 61 anni ed è un alto funzionario della Deutsche Bundesbank; Clorinda Cecchetti è italiana ed è la sua amante.
I passi riecheggiano senza eco, il silenzio avvolge ombre e respiri: alle loro spalle si avvicina tacito un uomo con abiti e zaino nero coperto da un cappuccio che, fulmineo, estrae un’arma dallo zaino. Ferma l’uomo ponendogli una mano sulla spalla, Otto si gira e un pallettone calibro 22 gli si pianta dritto in fronte. Clorinda, attonita, lo seguirà immediatamente nello stesso destino. I due capicollano a terra, privi di vita, mentre il killer lentamente sparisce tra sbuffi di cirmolo e il rimestare d’acqua.
Le forze dell’ordine passano al setaccio il luogo del delitto immergendosi contemporaneamente nei trascorsi delle vittime: amanti di un amor illecito ma manifesto e rinomato. Una relazione clandestina totalmente alla luce del sole, accettata inoltre dalla famiglia di Otto.
Deposto il movente passionale ci si volge al movente economico: le indagini proseguono per i due giorni seguenti in delitto, quando, presso la stazione dei Carabinieri, si presentò Luca Nobile. Luca è un giovane uomo è senza fissa dimora che dichiara di aver visto un uomo alto, di carnagione scura e guance scavate, niente barba, capelli ricci vestito di scuro, sparare prima alla donna e infine al compagno.