Gianfranco nasce il 2 ottobre 1960 a Montagnana, Padova. I suoi genitori sono Giuseppe Stevanin e Noemi Miola, due possidenti terrieri. I terreni ed il bestiame permettono alla famiglia di avere una vita agiata, senza grosse difficoltà. Quando lui ha circa quattro anni, i genitori decidono di provare ad avere un altro figlio ma la gravidanza è a rischio. La madre ha gravi problemi renali e non solo, che la costringono a letto e a visite in ospedale molto frequenti. I due decidono di evitare a Gianfranco le preoccupazioni e lo mandano in collegio.

La madre cerca di andare a fargli visita e di vederlo, di stargli vicino, purtroppo però la gravidanza sfocerà in un parto con un neonato nato morto.I genitori, provati dal dolore, decidono di riportare Gianfranco a casa dal collegio dopo quei quasi due anni trascorsi lì. Lo ricoprono di attenzioni. Frequenta i primi due anni delle scuole elementari presso il paese di residenza, Terrazzo. Non mostra difficoltà o problemi.

Gianfranco però è un bambino come tanti e non sono rari gli incidenti. È in questo modo che un giorno, mentre “lavora” nei campi col padre d’estate, ha un incidente con un attrezzo agricolo che gli causa un grave taglio sulla testa. La madre, vista anche la perdita della gravidanza, è terrorizzata dal rischio di perdere il suo unico figlio. La vita nei campi è troppo pericolosa e decide di rimandarlo in collegio.

Gianfranco rimane nel collegio dei Salesiani di Brescia dal terzo anno della scuola elementare fino al primo anno delle superiori dell’istituto tecnico industriale, indirizzo perito elettronico. In questo periodo dice di aver avuto il primo rapporto sessuale, più propriamente un abuso poiché a soli 13 anni avrebbe avuto un rapporto con una donna sposata di 24.